Foggia, città di circa 150.000 abitanti situata nel cuore del Tavoliere delle Puglie. Questa area è stata abitata fin dal Neolitico, come testimoniano i ritrovamenti archeologici, tuttavia presentava problematiche importanti per via del terreno paludoso, che costrinse per lungo tempo gli abitanti a combattere contro la malaria: bisognerà attendere l’arrivo dei Normanni per assistere alla bonifica della zona e l’inizio dell’ascesa della città. L’abitato raggiunse il periodo di massimo sfarzo durante il dominio di Federico II, grazie allo speciale affetto che legava l’imperatore alla Capitanata, divisione politica della Puglia Duecentesca che ebbe come capoluogo proprio Foggia. Sotto il dominio degli Aragonesi, la città divenne lo snodo principale della cosiddetta “dogana delle pecore”, occorrenza che causò l’abbandono delle campagne da parte degli agricoltori e l’inizio del declino che culminerà nel tragico terremoto del 1731. La ricostruzione, lenta ma inesorabile, purtroppo vide nuovamente una sciagura abbattersi su di essa: i bombardamenti alleati del 1943, che la rasero nuovamente al suolo. Ma anche questa volta Foggia diede prova di estrema caparbietà e risorse nuovamente dalle proprie ceneri.
Questa alternanza ciclica di distruzione e riedificazione dona alla città un aspetto variegato, nel quale accanto (e sotto) agli edifici di fattura moderna si ritrovano i resti dell’antichità.
Il centro di Foggia, nel quale si concentrano tutte le attrattive principali, può essere visitato interamente a piedi, attraversando i banchi colorati del mercato Rosati, osservando l’architettura razionalista dei palazzi d’epoca fascista e passeggiando nel verde del Parco urbano Karol Wojtyla. Nell’esplorare la città vi sono sicuramente alcuni luoghi che non possono mancare all’appello, come le più celebri testimonianze di architettura religiosa della città: la Cattedrale della Beata Maria Vergine Assunta in Cielo (nella quale è conservata la celebre Iconavetere, la Madonna dei Sette Veli), la Chiesa di San Giovanni Battista, la Chiesa di Maria Santissima della Misericordia -Chiesa dei Morti, per via delle sue macabre decorazioni- e la Chiesa delle Croci, nota anche come Cappellone delle Croci.
Fra le altre tappe raccomandate troviamo il Museo Civico di Foggia, ricco di reperti che si estendono lungo tutto l’arco della lunga storia della città, e gli ipogei, dove si potrà vedere da vicino l’opera di stratificazione dell’impianto urbano nel corso dei secoli.
Naturalmente, una visita di Foggia non può dirsi completa se non si degustano le bontà autentiche di questa terra. Fra i piatti tipici della Capitanata spicca in particolar modo i legumi e la pasta, come le orecchiette, i cavatielli, i ravioli con la ricotta i troccoli, la pasta di grano bruciato e il grano dei morti. Fra i prodotti da forno troviamo i classici taralli, i taralli neri con vincotto, gli scaldatelli, la pizza di grano d’india e la puccia (pagnotta con olive nere). Ai più golosi raccomandiamo di assaggiare, oltre alle cartellate fritte natalizie, i tipici prodotti base di mandorle, come i dolci di pasta di mandorle e le mandorle atterrate.
Cosa aspetti? Sali a bordo e preparati per il tuo viaggio alla scoperta di Foggia.
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