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Bari, perla del sud affacciata sul Mar Adriatico e antica città portuale che si estende su ben 42 km di costa. Sulla scorta dei reperti emersi nel corso degli scavi archeologici nei pressi della chiesa di San Pietro, zona Bari Vecchia, la maggior parte degli studiosi fissa le origini della città si fanno risalire all’età del bronzo, ad opera del popolo dei Paucezi, mentre altri ipotizzano che Bari (Barion in greco e successivamente Barium in latino) sia stata colonizzata dai cretesi.
Bari mostra, nell’architettura e nel folklore, i segni profondi della sua lunga storia e offre ai visitatori tutto il suo ricco retaggio artistico, culturale ed enogastronomico. La visita della città inizia dal lungomare, proteso sulle acque cristalline pugliesi, per poi virare verso il cuore antico della città: Bari Vecchia. Qui troviamo la Basilica di San Nicola, in cui sono conservate le reliquie del santo. Realizzata nel 1089 per ospitare le spoglie di San Nicola, è uno dei pochi luoghi nel nostro paese in cui si celebrano sia i riti cattolici che ortodossi. Uscendo dalla basilica, ci si addentra fra i vicoli di Bari Vecchia, che racchiude la parte medioevale della città, dominata dal Castello Normanno Svevo.
Sempre in questa zona, si trovano altri due fra gli edifici principali della città: la Cattedrale di San Sabino e il Fortino di Sant’Antonio Abbate, edificato nel XIV secolo per difendere la città.
Bari custodisce gelosamente le sue bellezze anche lontano dalla luce del sole, pertanto per viverle appieno vi consigliamo un tour completo dei suoi sotterranei, il quale vi consentirà di attraversare tutte le fasi evolutive dell’impianto urbano, partendo dall’età del bronzo, passando per l’epoca romana e giungendo infine all’epoca di massimo splendore, quella che vide la città diventare capitale dell’Impero Bizantino d’Occidente.
Per chi vorrà esplorare i dintorni, inoltre, non c’è che l’imbarazzo della scelta: Polignano a Mare, i Trulli di Alberobello, le Grotte di Castellana, Trani e la Foresta Mercadante sono solo alcuni tra i luoghi visitabili vicino a Bari.
Naturalmente, una visita a Bari non può dirsi completa se non viene coronata da una degustazione delle bontà tipiche locali. Fra i piatti irrinunciabili troviamo le orecchiette alle cime di rapa, l’immancabile riso, patate e cozze e tutti i gustosi piatti a base di pesce freschissimo crudo. Ma Bari gode anche di notevole fama per lo street food, pertanto non potete esimervi dall’assaggiare anche la classica focaccia con i pomodorini, i panzerotti e le sgagliozze, irresistibili fettine di polenta fritte. Cosa aspetti? Sali a bordo e preparati per il tuo viaggio alla scoperta di Bari.
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Caserta è celebre in Italia e nel mondo soprattutto per la sua rinomata Reggia Borbonica, magnificamente decorata all’interno e circondata da meravigliosi giardini costellati da statue, laghetti e fontane. Tuttavia, Caserta ha molto altro da offrire e per la visita di questa grande, piccola, città è consigliabile un soggiorno di almeno due o tre giorni.
Popolata da circa 75.000 abitanti, capoluogo di provincia, questo centro vede la fondazione del suo primo nucleo intorno al V secolo a.C. ad opera dei Sanniti (o degli Osci, secondo una seconda corrente archeologica). Si tratta, dunque, di una città dall’anima antica, che fin dalle epoche più remote è stata l’epicentro di un fermento politico proseguito fino all’epoca moderna.
Caserta può vantare la presenza sul suo territorio di ben tre luoghi nominati dall’Unesco patrimonio dell’umanità: infatti, oltre alla già citata reggia edificata nel 1752 da Re Carlo di Borbone, troviamo il complesso monumentale del Belvedere Reale di San Leucio e l’Acquedotto Carolino, opera firmata dal celebre architetto Vanvitelli.
Questi tre punti di interesse, uniti a una passeggiata d’obbligo nel borgo medievale Casertavecchia, dunque, sono un must per tutti i visitatori che si trovano nel Capoluogo campano.

All’interno della tradizione culturale casertana, naturalmente, non potremmo non far ricadere anche i piatti tipici locali, gustose creazioni nate dalla cucina povera contadina. Fra le pietanze da assaggiare almeno una volta, presso i ristoranti e pizzerie che costellano la città, citiamo: la minestra maritata, a base di verdure; la cianfotta, una sorta di caponata da mangiare accompagnata da pane bruscato; le pettolelle (pasta acqua e farina) con i fagioli e il maialino nero casertano, che si può gustare sottoforma di prosciutto, salsicce, pancetta e tanto altro. Non bisogna dimenticare, inoltre, i dolci tipici campani: per una pausa in dolcezza non c’è niente meglio degli struffoli o di una fragrante sfogliatella appena sfornata.
Caserta, inoltre, è anche una città dalla movida vivace e nel corso del week end frequentando le zone del centro, quali Piazza Vanvitelli e Piazza Dante, ci si potrà immergere nel flusso di giovani che animano i locali lungo la strada.

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